Descrizione
Il disegno, in buono stato di conservazione, è eseguito su carta inglese e rilegato a c.16 del plantario che raccoglie piante e prospetti delle tre canoniche costruite da Gaetano Baccani sul lato sud di piazza del Duomo. Al centro del foglio squadrato è rappresentata in scala 1:20 braccia fiorentine, a inchiostro con campiture ad acquerello policromo – rosa, azzurro, giallo, arancio, grigio - la pianta dei sotterranei del terzo fabbricato, situato tra via dello Studio e via Buia. I due sotterranei rappresentati, non comunicanti tra loro e ciascuno composto da tre ambienti collegati da stretti corridoi, hanno funzione di cantine; la destinazione specifica di ciascun ambiente è indicata dalle lettere riportate in legenda (cfr. Trascrizione). È indicata la presenza di una cisterna.
Notizie storico critiche
Nei primi anni ’20 dell’Ottocento il lato sud di piazza Duomo, dalla parte del Campanile, presenta ancora un profilo irregolare e spezzato, retaggio della città medievale. Il 12 Aprile 1823 Gaetano Baccani, assistente dell’architetto dell’Opera Giuseppe Cacialli, è incaricato dalla Deputazione secolare di verificare lo stato degli stabili annessi a santa Maria del Fiore per proporre eventuali lavori di restauro. Nella sua perizia egli propone invece di demolire i vecchi edifici della canonica per ricostruirli nuovamente, migliorando così il decoro della piazza (AOSMF, serie XI, 2, 3, ins.44, c.433). La semplice manutenzione, infatti, non migliorerebbe né la comodità né il decoro degli edifici, realizzati tra la fine del XIV secolo e l’inizio del XV con materiali scadenti come ricovero provvisorio per gli operai, e poi divenuti abitazioni dei canonici. Tali edifici, inoltre, impediscono con il loro profilo irregolare la visione prospettica d’insieme del Duomo e del Campanile dalla vecchia via Buia. Il progetto di Baccani propone la demolizione degli edifici con un taglio che, partendo dalla piazza delle Pallottole, allinei alla Misericordia il nuovo fronte sud della piazza. (BERTANI S., QUARTULLI A.,2002, p.67-70; FANELLI G.,1973, vol.II, p.101; FANELLI G., 1982, v.I). I lavori per la costruzione delle tre nuove canoniche iniziano nel Maggio 1824 e terminano nel 1828. I tre fabbricati sono caratterizzati da un fronte neoclassico, unitario e simmetrico; motivo di maggiore rilievo nel complesso delle tre fabbriche è la parte centrale dell’edificio di mezzo: le due nicchie sotto la loggia ospitano due statue in marmo realizzate tra il 1827 e il 1828 dallo scultore Luigi Pampaloni, e raffiguranti Brunelleschi e Arnolfo. Sui piedistalli disegnati dal Baccani, un’iscrizione li ricorda come i due costruttori del Duomo fiorentino. Le copie delle piante di tutti i livelli delle tre canoniche, «disegnate, e suddivise con colori», e dei tre alzati «delineati all’Etrusca», nonché lo «scritturato delle piante medesime, frontespizio, intestature» sono realizzate nel 1842 da Giuseppe Lenzi su incarico di Gaetano Baccani, e rilegate da Vincenzo Moggi ( Note di pagamento del 16 e 22 Marzo 1842 inAOSMF, serie XI, 2, 12, fasc. 17, c.339). L’intervento di Baccani, che contribuisce a riqualificare lo spazio di Piazza del Duomo come “passeggiata urbana”, trova un suo antecedente in un progetto di Giuseppe Del Rosso, architetto del Comune dal 1810 al 1814, che, nella Firenze Napoleonica, prevedeva di allineare il lato sud di piazza del Duomo all’angolo con via dei Calzaiuoli. La scelta tipicamente ottocentesca di isolare i monumenti principali demolendo parte del contesto edilizio circostante è criticata da Sanpaolesi, Haines e Trachtenberg: tale soluzione progettuale è giudicata, infatti, non conforme alla concezione degli spazi urbani nei secoli XIV-XV. (Firenze studi e ricerche sul centro antico, 1974, p.19, pp.27-85, pp.301-332). Nel corso del XIX secolo altri importanti interventi di riqualificazione verranno intrapresi nelle piazze del duomo di diverse città italiane: a Pisa, a Orvieto nel1867, a Milano nel 1861. (SMITH G., 2000, pp.455-477).