Descrizione
Il plantario, in buono stato di conservazione, consta di 15 tavole rilegate con copertina di tessuto grigio. Vi sono rappresentate, a inchiostro,matita e acquerello policromo su carta inglese, le piante dei diversi piani di alcune delle proprietà dell’Opera di Santa Maria del Fiore:la Canonicadi S. Giovanni (tavv. I – I bis – II – III – IV, alle quali si aggiungono due tavole non rilegate), le Scuole Eugeniane (tavv. V – VI – VII), la casa del Campanaio e i Magazzini (tav. VIII), gli Uffici dell’Opera di Santa Maria del Fiore con case annesse (tavv. VIII bis, IX, X, XI, queste ultime tre caratterizzate dall’applicazione di ritagli di carta, sui quali sono rappresentati gli ammezzati dei piani fuori terra), un edificio situato in via della Scala (tav. XII).
Notizie storico critiche
Oltre all’ispezione delle tre “fabbriche insigni” – il Duomo, il Campanile e il Battistero – per le quali, alla fine di ogni anno, compila un bilancio preventivo di spesa per l’anno successivo, è, compito dell’architetto dell’Opera, occuparsi della manutenzione di tutte le case appartenenti ad essa, per le quali esegue le perizie dei lavori, o stime per determinare l’importo delle “pigioni”(BERTANI S., QUARTULLI A., 2002, p.67). Nel 1840 Gaetano Baccani, architetto dell’Opera del Duomo dal 1829 al 1867, incarica il giovane “apprendista architetto” Bruno Baccani di redigere le piante delle proprietà dell’Opera. Egli si avvale, per eseguire i rilievi degli edifici, dell’aiuto del Capo Muratore dell’Opera, e completa il lavoro nell’arco di tre anni; il pagamento dei disegni eseguiti sarà, nel 1843, causa di una piccola controversia tra Bruno Baccani e l’Opera (AOSMF, serie XI, 2, 12, fasc.17, cc.340-349).