Descrizione
Il disegno, in buono stato di conservazione, è eseguito su carta inglese e rilegato come tav.XII nel plantario che raccoglie le piante delle proprietà dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Allineate sul lato destro del foglio, a partire dal basso, sono rappresentate le piante di una casa situata in via della Scala: il piano terreno e i tre piani superiori; la casa è dotata anche di una cantina, ubicata nel sotterraneo in corrispondenza della stanza contrassegnata dalle lettere bbbb (cfr. iscrizione al centro del foglio), e, sul retro, di un cortile e un orto. L’edificio presenta le caratteristiche della “casa a corte-schiera”, edificata su un lotto stretto e lungo – 10 per 35 braccia circa – e composta essenzialmente da due cellule per piano, una affacciata sulla strada, l’altra sullo spazio interno (MAFFEI G.L., 1990, p.181). Le cucine, una per piano, riconoscibili dalla presenza dei camini, occupano il “luogo comodo” nella parte terminale dell’edificio. (cfr. MAFFEI G.L., 1990, p.142).
Notizie storico critiche
Oltre all’ispezione delle tre “fabbriche insigni” – il Duomo, il Campanile e il Battistero – per le quali, alla fine di ogni anno, compila un bilancio preventivo di spesa per l’anno successivo, è, compito dell’architetto dell’Opera, occuparsi della manutenzione di tutte le case appartenenti ad essa, per le quali esegue le perizie dei lavori, o stime per determinare l’importo delle “pigioni”(BERTANI S., QUARTULLI A., 2002, p.67). Nel 1840 Gaetano Baccani, architetto dell’Opera del Duomo dal 1829 al 1867, incarica il giovane “apprendista architetto” Bruno Baccani di redigere le piante delle proprietà dell’Opera. Egli si avvale, per eseguire i rilievi degli edifici, dell’aiuto del Capo Muratore dell’Opera, e completa il lavoro nell’arco di tre anni; il pagamento dei disegni eseguiti sarà, nel 1843, causa di una piccola controversia tra Bruno Baccani e l’Opera (AOSMF, serie XI, 2, 12, fasc.17, cc.340-349).