Descrizione
Il disegno, in buono stato di conservazione, è eseguito su carta inglese e rilegato come tav.VIII nel plantario che raccoglie le piante delle proprietà dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Sull’intera larghezza del foglio sono rappresentate, a inchiostro, matita e acquerello, le piante dei Magazzini situati tra piazza delle Pallottole e piazza S. Benedetto – da sinistra: cantina, piano terreno comprendente una bottega appigionata (1) il magazzino per la calcina (2) e per il legname (3), e quattro piani superiori probabilmente adibiti ad abitazione per il Campanaio; in basso a destra è rappresentata la pianta del magazzino dei Marmisti (5), ubicato tra via dello Studio, via delle Oche e via dello Scheletro.
Notizie storico critiche
Oltre all’ispezione delle tre “fabbriche insigni” – il Duomo, il Campanile e il Battistero – per le quali, alla fine di ogni anno, compila un bilancio preventivo di spesa per l’anno successivo, è, compito dell’architetto dell’Opera, occuparsi della manutenzione di tutte le case appartenenti ad essa, per le quali esegue le perizie dei lavori, o stime per determinare l’importo delle “pigioni”(BERTANI S., QUARTULLI A., 2002, p.67). Nel 1840 Gaetano Baccani, architetto dell’Opera del Duomo dal 1829 al 1867, incarica il giovane “apprendista architetto” Bruno Baccani di redigere le piante delle proprietà dell’Opera. Egli si avvale, per eseguire i rilievi degli edifici, dell’aiuto del Capo Muratore dell’Opera, e completa il lavoro nell’arco di tre anni; il pagamento dei disegni eseguiti sarà, nel 1843, causa di una piccola controversia tra Bruno Baccani e l’Opera (AOSMF, serie XI, 2, 12, fasc.17, cc.340-349). Il progetto di Gaetano Baccani per i magazzini dell’Opera del Duomo risale al 1842 (BERTANI S., QUARTULLI A., 2002, p. 138, n.100), e va a completare le importanti trasformazioni operate tra il 1824 e il 1828 con il raddrizzamento del fronte sud di piazza del Duomo e la costruzione delle nuove canoniche (BERTANI S., QUARTULLI A., 2002, p.67). Il disegno di Bruno Baccani è pertanto databile agli anni 1842-1843. L’edificio ove è ubicato il magazzino dei Marmisti, molto trasformato durante i lavori di ampliamento della piazza, era appartenuto fino al 1416 ai Tedaldini, poi all’Ospedale di Santa Maria Nuova (CAROCCI G., 1909, p.49).