Descrizione
Il reliquiario è in legno intagliato e dorato, ha i piedi a zampa di leone ed è rivestito da una decorazione con motivi fitomorfi, foglie di acanto, fiori e, al centro, un serto di fiori, foglie e frutta. Il coperchio sorregge quattro cornucopie e presenta una decorazione a cornici e foglie di acanto; termina con un puntale a piramide. Per espresso volere dell'arcivescovo la foggia del reliquiario facente parte del pendant si ispira ad un modello classico rinascimentale, il sarcofago verrocchiesco della sagrestia vecchia di San Lorenzo. Al centro della faccia anteriore di ciascun reliquiario si trova una ghirlanda che racchiude un tondo con le iscrizioni, in quello in trattazione "RELIQA SS. / MART. ABD ET / SENNEN ET STI / CRESCENTI / CONF." e nell'altro facente parte del pendant "SANCTORUM RELIQUAE".
Notizie storico critiche
Le reliquie contenute nell' urna sono state trasferite in altri reliquiari in una data successiva al 1818: l'inventario compilato in quell'anno, infatti, ricorda solo le cassette in legno dorato. Delle reliquie dei Santi Abdon e Sennen possediamo un ricordo nei documenti dell'Archivio dell'Opera del Duomo che riguardano la donazione di alcuni frammenti alla cappella di palazzo Pitti, per la collezione del granduca Cosimo III, nel novembre 1721. Per quanto concerne la seconda cassetta, non è stato trovato alcun ricordo di un'ispezione. La sua apertura, autorizzata nel 1993 e affidata ad Alessandro Bicchi, ha riportato alla luce due cassette di piombo: una di esse era vuota, mentre nella seconda, sono state trovate una lastra di piombo con l'iscrizione "SANCTORUM RELIQUIAE", due biglietti di carta con una data ormai illeggibile se non nelle due cifre iniziali "15", numerosi frammenti ossei e due lacrimatoi di epoca tardo-imperiale, vuoti ma integri. In epoca medievale tali vasetti, pur essendo portaprofumi, furono ritenuti reliquiari. Questo materiale era stato ritrovato nel 1590 all'interno dell'altare di Santo Stefano. Anch'esso vi fu collocato, probabilmente nel 1446. Tutti questi oggetti, a eccezione della lamina di piombo, devono provenire dalla vecchia cripta di San Zanobi: potrebbe dunque trattarsi del contenuto del cassone esumato nel 1436.
Relazione iconografico religiosa
Alcuni frammenti delle reliquie che erano una volta contenute nel reliquiario riportante l'iscrizione "RELIQA SS. / MART. ABD ET / SENNEN ET STI / CRESCENTI / CONF." sono stati donati per la consacrazione della chiesa di San Luca a Vingone.