Descrizione
La croce è profilata da una lamina che reca un motivo centrale a fune racchiuso fra due cornici godronate a dentelli. Sul recto è rappresentato un Cristo Patiens, a tutto tondo, con la testa reclinata sulla spalla destra, i fianchi coperti da un perizoma annodato sul fianco destro, le ginocchia quasi accostate e i piedi sovrapposti. Entro sei compassi mistilinei, profilati da una cornice con motivo a fune e dentelli, sono rappresentati a bassorilievo, su fondo granito: un evangelista ( in alto ), un evangelista ( a sinistra ), un evangelista ( a destra ), Dio Padre benedicente ( all'incrocio dei bracci ), il sole e la luna ( ai lati del suppedaneo ), il Pellicano ( in basso ). Entro i bracci della croce lamine di metallo intagliato formano cornici lisce, che inquadrano il campo di fondo, liscio anch'esso. Sul verso sono rappresentati: un evangelista ( in alto ), San Giovanni ( a sinistra ), Maria Maddalena ( a destra ), la Vergine ( all'incrocio dei bracci ), San Barnaba ( nel compasso sotto la Vergine ), l'Agus Dei ( in basso ).
Notizie storico critiche
La croce proveniente probabilmente dal Battistero, dove una croce simile ( in rame dorato, con bassorilievi lavorati "all'antica", di altezza corrispondente ) è ricordata, da inventari settecenteschi, sull'altare della Maddalena. La presenza di San Barnaba ( anziano calvo barbato con in mano un ramoscello frondoso ) caro ai fiorentini perché nella ricorrenza della sua festa avrebbe portato più volte alla vittoria l'esercito fiorentino, farebbe però ipotizzare una provenienza diversa: dalla seconda cappella del transetto destro, dedicata appunto a questo santo. E' possibile che questa sia la croce inventariata nel 1818 dalla Deputazione ecclesistica, ma non si fa riferimento alla sua precisa collocazione e potrebbe essere anche quella che la tradizione orale ricorda un tempo inserita al centro della cornice superiore del polittico giottesco, quando questo era ancora riposto nella cripta di San Zanobi, prima del 1937. La croce anche se di fattura un po' grossolana, ricorda molto soprattutto nelle cornici che profilano bracci e compassi, quella ugualmente conservata in cattedrale ma proveniente dal Monastero di Candeli, databile all'ultimo quarto del '400.
Relazione iconografico religiosa
L'originaria iconografia della croce appare del tutto sconvolta da una arbitraria ricollocazione delle formelle all'interno dei compassi, forse avvenuta in epoca lontana, quando venne modificata la superficie dei bracci, sostituendo lamine lisce a quelle originarie presumibilmente lavorate con smalti translucidi. Si propone pertanto la seguente iconografia: sul recto avremo Dio Padre ( in alto ), Pellicano ( all'incrocio dei bracci ), la Vergine ( a sinistra ), San Giovanni ( a destra ), sole e luna ( suppedaneo ), Maria Maddalena ( in basso ). Sul verso avremo: evangelista ( in alto ), evangelista ( a destra ), evangelista ( a sinistra ), Agnus Dei ( incrocio dei bracci ), San Barnaba ( in basso ).