Descrizione
Nel dipinto sono raffigurati Cristo e Tommaso all’interno di un loggiato corinzio. Cristo presenta lunghi capelli e barba bruna, mentre Tommaso capelli corti e ondulati e barba bruna. L’apostolo si volge verso Cristo e pone le dita della mano destra all’interno del suo costato, mentre Cristo alza il braccio e discosta la veste per mostrargli la ferita. Entrambi sono nimbati e vestono all’antica, con una lunga tunica e mantello. Il dipinto è corredato da una didascalia dipinta. L'iscrizione "S. THOMAS APOSTOLUS", in latino, è in caratteri gotici ed è posta sul gradino ove stanno le figure.
Notizie storico critiche
La tela costituisce la copia esatta di un affresco realizzato da Bicci di Lorenzo nella Cappella di San Tommaso, all’interno del Duomo di Firenze (cfr. Poggi 1909, p. CXVI, fig. 82). Secondo quanto si evince da un documento dell'Archivio dell'Opera, reperito dal Settesoldi, la copia venne eseguita dal pittore Alessandro Nani nel 1672. Il Nani, che dovette lavorare al servizio dell'Opera come copista e restauratore, è ricordato dal Baldinucci (1681, ed. 1845, I, pp. 334-335) per aver realizzato una copia anche del famoso disegno del Poccetti raffigurante l'antica facciata del Duomo di Firenze. È verosimile ritenere che la copia gli fosse stata commissionata dal provveditore dell'Opera, Leonardo Buonarroti Simoni.
Relazione iconografico religiosa
Il dipinto mostra l'episodio evangelico (Giovanni 20, 24-29) in cui l'apostolo dubita del Cristo risorto e per questo viene invitato dal Redentore a toccare con mano la sua ferita nel costato. In Giovanni infatti si legge che: Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».